E' attraverso la diagnosi medica che è possibile identificare una determinata malattia tenendo conto dei sintomi riscontrati dal paziente. Il termine "diagnostica" fa riferimento all'insieme dei metodi di diagnosi.
La diagnosi clinica si fonda sull'esame effettuato dal medico direttamente sul paziente mentre la diagnosi strumentale si basa sull'utilizzo di particolari strumenti e apparecchiature che forniscono un considerevole aiuto per riconoscere una malattia (radiologia ed ecografia per esempio).
Ma quali sono le fasi attraverso le quali ottenere una diagnosi corretta? La prima è l'anamnesi, l'indagine conoscitiva relativa a precedenti patologici o fisiologici del paziente stesso e dei suoi familiari. Si crea dunque una sorta di storia clinica del paziente.
E' altresì finalizzata alla diagnosi la semeiotica: il medico si occupa in prima persona di esaminare il paziente, per esempio ispezionando le mucose, palpando l'addome o auscultando il torace. Il medico è infine in grado di effettuare un'attenta, corretta e definitiva diagnosi tramite la diagnosi differenziale.
In seguito è possibile decidere la terapia con cui intervenire (come quella chirurgica o farmacologica) e formulare la progonosi ossia la previsione inerente al decorso e all'esito della malattia: prima viene svelata la malattia, più favorevole sarà la prognosi.
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